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Nel 1971 il panorama della proposta di divani e poltrone era splendidamente completo. Da un lato i modelli dei grandi produttori e dei grandi designer, poi le copie d’antico e i bravi tappezzieri artigiani.
Un inatteso sasso increspa quelle acque tranquille, un’azienda nuova, un po’ monella, Biesse.
L’occasione fu un cambiamento inaspettato nei comportamenti sociali: in quegli anni per la prima volta nella storia, le nuove regole, comprese quelle pel pensare e vivere la casa, venivano proposte dai giovani, desiderosi di superare gli schemi adottati da chi li aveva preceduti. I prodotti aderenti a queste nuove filosofie di vita dovevano ancora essere inventati. Questo fu l’obiettivo che Biesse si diede e per molti anni perseguì. Furono così proposti i divani a cuscini mobili e le sedute libere, assecondando e promuovendo le nuove abitudini. Vennero utilizzati rivestimenti freschi, gioiosi, adatti per la sfoderabilità totale, di cui Biesse è stata anticipatrice.
Più tardi vennero le campagne pubblicitarie con le immagini di Oliviero Toscani, i prodotti a contenuto ecologico, una miriade di divani-letto sempre innovativi sia come tecnica che come suggerimento di utilizzo. Ora, dopo tanti anni il monello è cresciuto: è diventato artista. Per un mondo ormai sazio di prodotti anche lo spazio creativo si è trasformato. Si è scomposto in numerose piccole e ben nascoste nicchie: soltanto esplorando esse si viene indotti a scoprire nuove e sorprendenti risposte. In un Mondo dominato soprattutto dalla razionalità il monello e l’artista sono presenze indispensabili: solo essi ci aiutano a scoprire inattesi punti di vista, opportunità altrimenti sconosciute capaci di regalare piacevoli emozioni. Ad essi l’augurio di restare sempre sé stessi.
I prodotti di Biesse sono disegnati da Pepe Tanzi, Antonello Mosca, Lucci & Orlandini e Guido Rosati.